Il cardinale Canizares:
“è raccomandabile comunicarsi in bocca e in ginocchio”

 

Card. Canizares

Alla domanda se si raccomanda che i fedeli ricevano la Santa Comunione nella mano, così ha risposto il cardinale spagnolo, che nella Santa Sede è il massimo responsabile, dopo il Papa, della liturgia e dei sacramenti nella Chiesa cattolica. La risposta del cardinale è stata breve e semplice: "si raccomanda che i fedeli ricevano la Santa Comunione in bocca e in ginocchio." Inoltre, rispondendo alla domanda sull'uso introdotto dal Papa Benedetto XVI, che i fedeli che ricevono l'Eucaristia da lui la ricevano in bocca e in ginocchio, il Cardinale Cañizares ha spiegato che la ragione è "il significato che deve avere la comunione, che è di adorazione, di riconoscimento di Dio".

E ha aggiunto: "E’giusto sapere che ci troviamo di fronte a Dio e che Egli è venuto a noi e noi non lo meritiamo".
Il porporato ha anche detto che comunicarsi in questo modo "è il segno del culto che è necessario recuperare. Penso che sia necessario per tutta la Chiesa che la comunione si faccia in ginocchio".
"Per questo, ha aggiunto, se la comunione si riceve in piedi, bisognerebbe fare una genuflessione, o un inchino profondo, cosa che nessuno fa."
Il prefetto del Vaticano ha anche detto che: "se banalizziamo la comunione, banalizziamo tutto, e non possiamo perdere un'occasione così importante come la comunione, per riconoscere la presenza reale di Cristo lì presente, il Dio che è l'amore degli amori, come cantiamo in un canzone spagnola ".
ACI Prensa ha chiesto un'opinione sugli abusi liturgici commessi oggi e il Cardinale ha detto che è necessario "correggere, soprattutto attraverso una buona istruzione: formazione seminaristica, formazione sacerdotale, formazione dei catechisti,  formazione di tutti i fedeli cristiani ".
Questa formazione, ha detto, deve fare che "si celebri bene, che si celebri in conformità ai requisiti e alla dignità della celebrazione, secondo le regole della Chiesa, che è l'unico modo per celebrare veramente l'Eucaristia".
Infine il Cardinale Cañizares ha affermato che in questo compito di formazione per celebrare la liturgia bene e correggere gli abusi "i vescovi hanno una responsabilità molto speciale, e non possiamo tralasciarla, perché  tutto ciò che facciamo affinché si celebri bene l'Eucarestia, farà in modo che l'Eucarestia sia ben partecipata."

REDAZIONE CENTRALE, 27 luglio 11 / 00:04 (ACI/EWTN Noticias)
Tradotto da: http://www.aciprensa.com/noticia.php?n=34214